1: PERCHÈ IN INVERNO DOVREMMO CAMBIARE LE NOSTRE ABITUDINI ALIMENTARI?
Il freddo che caratterizza i mesi invernali determina un abbassamento della temperatura corporea. Questo provoca un dispendio energetico maggiore che va integrato con un apporto maggiore di carboidrati (cereali) e proteine (carni bianche, legumi, pesce); diversamente i grassi, non devono variare in base alla stagione ma rimangono standard per tutto l’anno.
2: QUALI SONO LE SCORRETTE ABITUDINI PIÙ COMUNI IN INVERNO?
Sicuramente in inverno le persone tendono a fare meno attività fisica e a trascorrere più tempo in casa, in cui la noia e la continua disponibilità di cibo può portare ad aumento ponderale davvero significativo; se combiniamo questo alla necessità di mangiare di più, quello che ne consegue è un maggior rischio di prendere peso. A questo si aggiunge il periodo natalizio e le numerose occasioni di incontro intorno ad una tavola in cui si tende a consumare più cibi ipercalorici, dolci e alcool.
Se non si può fare a meno dei dolci, il consiglio è di prediligere il cioccolato fondente perché ricco di magnesio che incide favorevolmente sui disturbi dell’umore.
3: CHE ALIMENTI PREDILIGERE DURANTE LA STAGIONE INVERNALE?
In generale, è importante rispettare la stagionalità degli alimenti e magari anche la sostenibilità acquistando alimenti a km 0. In inverno, quindi, il consiglio è di consumare più:
- Agrumi e kiwi perché ricchi di vitamina C che favorisce la produzione di collagene, struttura di sostegno del derma, che rende la pelle più resistente al freddo;
- Legumi (come fagioli, ceci, piselli e lenticchie) che contengono fibra e ferro;
- Crucifere (come broccoli, spinaci, cavolfiori) anche questi ricchi di vitamina C ma anche di vitamina A, che agisce favorevolmente sul sistema immunitario;
- Aglio e cipolla perché svolgono un’azione antibatterica;
- Frutta secca (come le noci) perché forniscono un buon apporto di zinco che aiuta a combattere gli stati di raffreddamento.
4: IN INVERNO LO STIMOLO DELLA SETE È MINORE, È GIUSTO BERE MENO ACQUA?
La risposta è no. Il fabbisogno idrico rimane sempre 2 litri d’acqua per le donne e 2,5 litri per gli uomini: questo valore però può aumentare se si vive in località di montagna, a causa del freddo e dell’aria rarefatta tipica dell’alta quota.
Per rimediare alla mancanza di sete, si può optare per infusi, tisane, the preparati in casa che sono delle valide alternative all’acqua; da evitare le bevande già pronte o delle macchinette perché ricche di zuccheri.