Disability pride, l’evento annuale
Il resoconto dell’appuntamento dell’anno di Disability Pride Italia
Il resoconto dell’appuntamento dell’anno di Disability Pride Italia
Il resoconto dell’appuntamento dell’anno di Disability Pride Italia
Agli inizi di ottobre si è tenuto l’evento annuale di Disability Pride Italia, l’associazione nata nel 2015 a Ragusa col fine di far conoscere alla gente comune quali sono i diritti sanciti e non ancora del tutto applicati delle persone con disabilità (per saperne di più dell’associazione, leggi l’articolo “Disability Pride Month”).
Carmelo Comisi, ideatore e presidente di Disability Pride Italia, racconta a WimedYou come nel corso degli anni è cambiato il programma dell’incontro che coinvolge persone provenienti da tutta la penisola:
«Il nostro primo Pride di Ragusa prevedeva degli spettacoli intervallati dalla lettura semplificata di alcuni articoli della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. A Palermo e Napoli, invece, abbiamo organizzato una tre giorni di approfondimenti con importanti relatori, mentre nei primi due anni a Roma ci sono stati dei cortei per le vie del centro, con spettacoli accessibili a tutti e inclusivi in Piazza del Popolo».
Dal 2020, invece, la svolta. L’anno scorso l’evento è diventato una vera e propria trasmissione televisiva andata in onda su Rai Play, mentre quest’anno il format prevedeva tre giorni con conferenze, talkshow (svolti in diretta streaming, visibili su Youtube) e un corteo finale per le vie del centro di Roma.
«L’obiettivo, però, è rimasto sempre il medesimo: portare all’attenzione della società civile quelle che sono le tematiche riguardanti la minoranza più grande del mondo, ovvero quella delle persone con disabilità, mostrandone in particolar modo le potenzialità».
Nell’edizione di quest’anno sono stati coinvolti molti attivisti italiani e tante persone con le più disparate disabilità che hanno sfilato in corteo in maniera allegra e festosa.
L’attività dell’associazione, però, continua tutto l’anno:
«Per noi è importante tenere sempre viva l’attenzione, in particolar modo mediatica, su quello che è il mondo della disabilità. Il prossimo appuntamento sarà il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ma stiamo ancora definendo il programma. Negli scorsi anni abbiamo organizzato conferenze, spettacoli e anche un flash mob davanti Castel Sant’Angelo, visibile sul nostro sito».
Quali, invece, gli obiettivi per il futuro?
«Unire maggiori realtà che vogliono partecipare a quello che sta diventando un vero e proprio “movimento culturale” che si propone di cambiare il modo di vivere e di vedere la disabilità. Per fare questo, abbiamo attivato nuove collaborazioni con diverse realtà LGBT+ perché i diritti di alcuni non possono prescindere dai diritti di altri e perché insieme vogliamo un mondo più inclusivo».