Giornata nazionale del Braille, XV edizione
Perché è importante celebrare l’invenzione dell’alfabeto Braille?
Perché è importante celebrare l’invenzione dell’alfabeto Braille?
Perché è importante celebrare l’invenzione dell’alfabeto Braille?
Sono numerose le iniziative organizzate in tutta Italia dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) in occasione della XV Giornata nazionale del Braille che cade proprio oggi, 21 febbraio, in concomitanza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica dei popoli e delle minoranze.
Tra i temi discussi, prevalgono la necessità di far conoscere il Braille a più persone possibili, aumentando il numero di operatori che lo insegnano e sensibilizzando le Istituzioni sulla possibilità di utilizzare anche le nuove tecnologie assistite come supporto per favorire integrazione e dialogo; tutto ciò, verrà discusso durante l’evento di carattere istituzionale organizzato con il Club Italiano del Braille che si terrà a Roma il 22 febbraio.
La Giornata nazionale del Braille è stata istituita nel 2007 dal Parlamento per sottolineare l’importanza di questo codice di lettura e scrittura nato quasi 200 anni fa: si tratta di un sistema in rilievo costituito da sei puntini le cui differenti combinazioni (64, per l’esattezza) rappresentano lettere dell’alfabeto, numeri, segni di punteggiatura, simboli matematici, informatici, musicali e chimici.
Prende il nome dal suo inventore, il francese Louis Braille, che attraverso un codice di per se molto semplice, è riuscito a rivoluzionare il modo di vivere di migliaia di persone con disabilità visiva, rendendole più autonome e favorendo per loro inclusione e cittadinanza.
Oggi è usato in tutti i paesi del mondo e adattato alle diverse lingue. Ecco alcune semplici indicazioni per cominciare a imparare l’alfabeto Braille: