Triathlon: parte il Giro d’Italia Solidale

L’iniziativa dell’estate rivolta a persone con disabilità per approcciarsi al triathlon

Triathlon: parte il Giro d’Italia Solidale

L’iniziativa dell’estate rivolta a persone con disabilità per approcciarsi al triathlon

Si chiama “Più Giri Più Vivi” il tour di 50 tappe in tutta Italia per far vivere l’esperienza di triathlon (nuoto+ciclismo+corsa) a persone di qualsiasi età con difficoltà motorie e disabilità. Sara Rubatto (uno dei tre autori di “Un tris di cuori”) partirà il 27 luglio da Avignana (Torino) con la sua bicicletta per arrivare il 18 settembre a Cervia.

In tutto il percorso sarà accompagnata da un furgone pieno di biciclette per la disabilità, una carrozzina da maratona e due ausili innovativi, necessari per rendere autonome le persone che soffrono di Parkinson, sclerosi multipla, tetraplegia spastica ma anche cardiopatia o diabete.

«Il Giro d’Italia Solidale permette di condividere l’esperienza sportiva con persone normodotate, eliminando così l’etichetta del “diverso” e vedendo solo la persona, non la sua disabilità o difficoltà».

Si tratta di un’iniziativa dell’Associazione Più Sport Più Emozioni, fondata da Sara Rubatto col fine di unire le persone attraverso lo sport. Il triathlon diventa così uno sport di squadra composta dal motivatore o “motovatore”, ovvero la persona con disabilità, e l’atleta solidale. Quest’ultimo alterna l’allenamento classico a quello solidale, ricevendo il cosiddetto “doping emotivo” dal proprio compagno.

«Da ragazza cardiopatica e diabetica, lo sport è fondamentale e trovo che, se condiviso, aumenti gli effetti benefici nel corpo e nella mente. Le persone, indipendentemente dalla loro disabilità, possono così sostenersi l’un l’altra facendosi del bene e facendo del bene al prossimo».

Il Giro d’Italia Solidale sarà anche l’occasione per raccogliere fondi “a giri di catena e a battiti del cuore” per poter comprare altri mezzi di ausilio alla disabilità e invalidità adattati alla pratica del triathlon.

Per scoprire quando il Giro d’Italia Solidale farà tappa nella tua città o semplicemente sostenere il progetto visita il loro sito www.triathlonsolidale.com.

Chi è Sara Rubatto?

Sara Rubatto, originaria di Torino, è da sempre un’appassionata di sport. Ha alle spalle una carriera di nuoto agonistico professionistico purtroppo interrotta a causa del suo cuore. All’età di 20 anni ha infatti scoperto di soffrire di una cardiomiopatia rara e, a seguire, di un diabete genetico di tipo 2.
La diagnosi dei medici, però, non ha fermato Sara. Ha appeso la cuffia al chiodo per passare alla bici da corsa. In sella, infatti, ha scoperto che il battito del suo cuore si regolarizza, riducendo gli episodi di aritmia e tachicardia. Allo stesso tempo, riesce anche a controllare gli zuccheri del diabete.
Ha così iniziato a pedalare in giro per l’Europa e l’Oriente ma anche a portare in giro per il mondo la sua testimonianza di vita.
Oltre a “Un tris di cuori”, Sara ha scritto anche “Non ancora. Il mio ritorno alla vita”.

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