Un errore molto comune è quello di pensare che le persone con diabete (Tipo 1 e Tipo 2) debbano eliminare dalla propria alimentazione i carboidrati, quindi pane, pasta, riso. Questi cereali e i loro derivati contengono carboidrati a lento assorbimento, che devono rappresentare il 50-55 % dell’apporto calorico giornaliero sia nella popolazione generale che nelle persone con diabete. Essi rappresentano la “benzina” del nostro organismo poiché sono la fonte energetica per cuore, cervello e muscoli.
L’eliminazione di questi macronutrienti non solo comporta un malfunzionamento di organi vitali, ma anche un elevato rischio di ipoglicemia. La raccomandazione è quella di utilizzare cereali integrali, poiché la fibra in essi contenuta provoca un aumento graduale della glicemia ed evita picchi glicemici post prandiali.
Per quanto riguarda gli zuccheri semplici (dolci, bibite zuccherate, succhi di frutta) devono essere limitati sia nelle persone con diabete che in tutta la popolazione generale e rappresentare il 10 % dell’apporto calorico giornaliero. Non ci sono però alimenti che debbano essere totalmente vietati per le persone con diabete: una volta a settimana, infatti, possono consumare una porzione di dolce, preferibilmente non a digiuno ma durante il pasto in modo tale che le fibre delle verdure riducano l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri in esso contenuto.
Anna Menasci
Dietista, specializzata in nutrizione in malattie renali, dialisi e diabete 1-2. Eroga consulenze nutrizionali per patologie, per il dimagrimento e si occupa dell’educazione alimentare di bambini e donne in gravidanza. È Consigliere Commissione d’Albo Dietista Ordine TSRM PSTRP PI-LI-GR.