Il glutine fa male a tutti?

Il glutine fa male a tutti?

La dieta senza glutine è l’unica terapia riconosciuta per la celiachia, ed è quindi una prescrizione per una malattia sistemica cronica. 

La celiachia è una enteropatia su base auto-infiammatoria permanente, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti e caratterizzata dalla distruzione dei villi intestinali, con conseguente malassorbimento intestinale. La dieta priva di glutine è fondamentale per evitare di sviluppare gravi carenze nutrizionali, eliminare i sintomi e prevenire le rare, ma gravi complicanze della celiachia. 

Purtroppo si sta diffondendo questa moda della dieta senza glutine anche tra coloro che non sono affetti da celiachia, perché si pensa che sia più salutare quando in realtà non è così.

In assenza di diagnosi di celiachia, che deve essere sempre fatta dal medico, privarsi di cibi contenenti glutine non è consigliato perché:

  • eliminare i cereali contenenti glutine, come frumento, orzo e farro significa privarsi dei minerali, delle vitamine, delle proteine e soprattutto delle fibre alimentari in essi contenuti;
  • utilizzare prodotti senza glutine non comporta nessun vantaggio per lo stato di salute, anzi, in alcuni casi l’eliminazione di questi alimenti comporta squilibri nutrizionali tali da far aumentare di peso.

La privazione del glutine quindi non solo è una scelta immotivata, ma anche controproducente

Anna Menasci
Dietista, specializzata in nutrizione in malattie renali, dialisi e diabete 1-2. Eroga consulenze nutrizionali per patologie, per il dimagrimento e si occupa dell’educazione alimentare di bambini e donne in gravidanza. È Consigliere Commissione d’Albo Dietista Ordine TSRM PSTRP PI-LI-GR.

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