Ottobre, mese della prevenzione al seno
L’importanza della prevenzione e le iniziative messe in atto per le donne
L’importanza della prevenzione e le iniziative messe in atto per le donne
L’importanza della prevenzione e le iniziative messe in atto per le donne
Ottobre è il mese rosa dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la patologia tumorale più frequente tra le donne che nel 2020 ha registrato circa 55.000 nuovi casi; numeri altissimi, dovuti soprattutto a una mancata prevenzione.
In generale è possibile ridurre il proprio rischio di ammalarsi aderendo ai programmi nazionali di screening e assumendo comportamenti salutari come ad esempio:
È buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o medico esperto almeno una volta all’anno, indipendentemente dall’età.
In più, una pratica fondamentale è l’autopalpazione per verificare la presenza di eventuali cambiamenti e procedere quindi a una visita di approfondimento.
A seguire, c’è la prevenzione secondaria che prevede di sottoporsi a uno screening completo presso cliniche senologiche attraverso mammografie (il metodo più efficace per la diagnosi precoce), ecografie e altri esami clinici-diagnostici.
A livello nazionale, i programmi di screening oncologico garantiscono la mammografia gratuita ogni due anni alle donne di età compresa tra i 50 e 69 anni. Alcune regioni, però, hanno esteso lo screening anche alle donne tra i 70-74 anni, sempre a cadenza biennale, mentre tra i 45-49 anni a cadenza annuale.
Tutto ciò serve per diagnosticare per tempo l’eventuale tumore perché nell’80% dei casi è guaribile completamente se curato entro i cinque anni.
In Italia sono molte le realtà che mettono in campo risorse, tempo ed esperienza al servizio delle donne che stanno combattendo questa malattia e sensibilizzano le persone sull’importanza della prevenzione.
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) porta avanti da anni la “Campagna Nastro Rosa”: tutte le donne, indipendentemente dall’età, possono rivolgersi al numero verde SOS LILT 800 998877 per avere un consulto medico e prenotare una visita senologica gratuita presso uno dei 400 ambulatori LILT aderenti.
Dal 2013 il progetto Pink is Good di Fondazione Umberto Veronesi ha lo scopo di finanziare medici e ricercatori di altissimo profilo che dedicano la propria vita allo studio e alla cura del tumore al seno, utero e ovaio.
Allo stesso tempo, la Fondazione è impegnata in campagne di sensibilizzazione sul tema attraverso le Pink Ambassador: donne che hanno combattuto la malattia e che si allenano per correre una mezza maratona, ricordando che anche l’attività fisica è un’arma di prevenzione.
In seno alla salute è invece l’iniziativa realizzata dal Ministero della Salute in sinergia con le Breast Unit del Policlinico di Tor Vergata di Roma e dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Le donne maggiormente “a rischio” possono avere una consulenza medico telefonica gratuita e, se necessario, farsi visitare in una delle due Breast Unit.
Interessanti anche tutte le attività di Susan G. Komen Italia, organizzazione basata sul volontariato, in prima linea nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale: tra le tante, la Race for the Cure, il “Programma Educativo sui Tumori del Seno e del Polmone” dedicato alle scuole oppure lo sportello di consulenza legale gratuito.