1. Partiamo dall’inizio: come sei entrato nel team Wimed?
Sono l’agente più longevo di Wimed! Ho cominciato nel 1991, ma collaboravo con l’azienda già da prima di quella data. È stato il Dott. Bassani in persona a farmi la proposta di entrare nel suo team e ho subito accettato.
2. Quali sono gli aspetti che apprezzi di più del tuo lavoro con Wimed?
Sicuramente il rapporto di amicizia, rispetto e lealtà che ho sempre avuto con il Dott. Bassani e l’azienda, aspetti che negli anni si sono ancora più fortificati nonostante gli alti e bassi e i cambiamenti che succedono nella vita lavorativa. Wimed è una grande famiglia e alcune scelte sono per sempre, io d’altronde ho sempre avuto una fidanzata sola e una moglie sola, alcune scelte sono per sempre.
3. Quali sono i punti di forza di Wimed sul mercato?
Penso che il punto di forza maggiore di Wimed sia essere e far parte di un’azienda solida, come Movi, essere economicamente strutturata e affidabile, un’azienda che può garantire l’acquisto di container e prodotti in ogni momento. Non ci sono tanti esempi simili sul mercato in Italia e ora un agente che inizia a lavorare per Wimed ha un privilegio.
Inoltre tutti i servizi e il supporto alla vendita come il marketing, il regolatorio e l’assistenza tecnica e questo fa la differenza.
4. Per i clienti della tua regione cosa significa potersi affidare a un’agente Wimed di zona?
Ogni cliente è diverso, ma c’è sempre grande rispetto nei confronti dell’azienda. La puntualità e la serietà che ci contraddistinguono ha portato ad un tasso di clienti fedeli che tornano sempre a rifornirsi da noi.
L’agente di zona è la lunga mano dell’azienda, fa da filtro e raccoglie le necessità dei clienti, l’andamento di mercato e nella sua figura raggruppa tante competenze: procura i prodotti, fa i prezzi, ha un buon bagaglio e preparazione tecnica sul prodotto. Si deve anche essere un po’ psicologi e imparare a parlare quando bisogna parlare e ascoltare quando bisogna ascoltare. Gli Americani ci hanno scritto molti libri, io l’ho imparato sulla strada e con l’esperienza…
5. Come vedi il mercato degli ausili e delle ortopedie oggi e tra dieci anni?
Il mercato sicuramente sta cambiando grazie all’arrivo di Internet e con una politica di prezzo sempre più aggressiva. Il nostro modo di lavorare è già cambiato e migliorato rispetto a quando ho iniziato con strumenti che rendono più veloci gli ordini e la gestione del lavoro, io oramai lavoro con la terza generazione di alcuni clienti.
In ogni caso il nostro è ancora un lavoro piuttosto tecnico dove l’esperienza e la competenza fanno ancora la differenza.
Luca Felloni
Come ti descriveresti?
Serio, attaccato al lavoro, disponibile. Credo nelle persone e nell’amicizia, sono fedele al lavoro e alle persone.
Cosa ti piace della tua regione?
Siamo gente aperta al dialogo anche con le persone che si conoscono meno e sappiamo goderci il piacere di un buon pranzo in compagnia.