Vacanza: per gli anziani più stress o più piacere?
Cosa succede nella mente e nel cuore degli anziani che si apprestano ad andare in vacanza.
Cosa succede nella mente e nel cuore degli anziani che si apprestano ad andare in vacanza.
Cosa succede nella mente e nel cuore degli anziani che si apprestano ad andare in vacanza.
L’anziano autosufficiente, o il caregiver, deve valutare con attenzione l’attitudine personale verso i cambiamenti o le specifiche esigenze della persona che deve accompagnare. La rottura della routine quotidiana e l’ingresso in una dimensione di vacanza costituisce infatti un’opportunità di rigenerazione fisica e mentale per ogni essere umano, anche nella Terza età.
Per alcuni, però, questo cambiamento può avere effetti destabilizzanti sull’equilibrio personale. Adriano Legacci, psicoterapeuta di Padova, oltre 35 anni di esperienza all’attivo, commenta:
«Quando l’autosufficienza è ridotta, in assenza di caregiver, quando la quotidianità e l’habitat personale rappresentano un elemento fondamentale di stabilità e di sicurezza, ogni variazione deve essere attentamente valutata per non trasformare una vacanza in un’esperienza potenzialmente traumatica».
I preparativi hanno grande importanza: alcuni li considerano già parte della vacanza, altri invece li vivono con stress. La condivisione collettiva dell’esperienza di vacanza, invece, mette a loro gli anziani.
«Condividere spazi e ritmi con i propri simili genera un senso di appartenenza e di sicurezza. In molti casi la dimensione di gruppo ha un effetto euforizzante e antidepressivo e può facilitare enormemente la disponibilità dell’anziano a mettersi in gioco».
Cosa fare, dunque, in vacanza?
«Recuperare antichi hobby, trovarne di nuovi. I giochi da tavolo, la pittura, la musica, la fotografia. Ma anche l’apprendimento di leggeri passi di danza e giochi collettivi di carattere blandamente dinamico».
Sulla durata, invece, secondo il dottor Legacci servono sette giorni per scaricare pensieri e fatiche dell’anno, per poi partire con la fase di ricarica di energia. Sono ancora sottovalutate le attività di mindfulness, training autogeno e meditazione.