Antonio Fantin
Oro 100m stile libero maschile S6
Oro 100m stile libero maschile S6
Oro 100m stile libero maschile S6
Intervista di Stefano Scarpitti, 01 settembre 2021
“È fantastico, è una medaglia d’oro che arriva dopo grande lavoro e grande costruzione negli anni e soprattutto dopo due grandi staffette, entrambe d’argento. Sono due emozioni diverse, le prime due sono condivise con il gruppo e anche questa in un certo senso: tocca solo uno, sul podio va solo uno ma dentro c’è il lavoro di tutti, e portare sul podio tutte le persone che hanno lavorato con me mi rende molto orgoglioso. Vincere la mia prima medaglia a una Paralimpiade e che questa sia d’oro è qualcosa di incredibile, così come migliorare il mio record del mondo e questa mattina siglare anche il record paralimpico significa che il lavoro fatto è consistente e che ci dà fiducia anche per i prossimi giorni. Il mio obiettivo era toccare per primo, ma anche il fatto di migliorare me stesso: è quello a cui punto sempre prima di tutto in allenamento, per poi trasferirlo anche in gara. Sono molto soddisfatto, significa davvero molto per me. Di solito tutte le medaglie le metto in un cassetto e non le guardo perché sono un punto di partenza per un nuovo percorso e un nuovo cammino: non bisogna mai sentirsi alla fine, sempre all’inizio”
“Sapevo che, a livello di gestione della gara, la vittoria avrei potuto giocarmela nel secondo 50. E non solo per le mie caratteristiche ma anche per quelle dei miei avversari, visto che loro di solito partono molto veloci. Nell’ultima vasca oltre alle braccia ci ho messo veramente il cuore e quando ho toccato ho sperato di averlo fatto prima di tutti”
“Per i 400 mi piacerebbe chiudere questo ciclo di 4-5 anni iniziato ai Mondiali di Città del Messico con l’oro, perché è davvero una gara a cui tengo, la gara del mio cuore e che amo e ho amato da sempre. Spero di poter regalarmi e regalarci una bella gara”
“Questa esperienza qui a Tokyo è un qualcosa di nuovo e di molto più grande rispetto a quello a cui ero abituato. Non ha nulla a che vedere con un Mondiale o un Europeo.
Poterla condividere con un grande gruppo come quello della Nazionale italiana è veramente qualcosa che rende tutto super emozionante. Siamo molto uniti e sentiamo molto il tifo e il supporto da casa, nonostante la distanza. Siamo davvero contenti di questo ed è un’emozione grandissima: è un evento che non ha nulla a che vedere con altre competizioni, a livello mediatico, ma soprattutto a livello emotivo.
La Paralimpiade è un’onda che ti travolge: bisogna cavalcarla e si vivranno emozioni straordinarie”