Nonni… Tutti su Internet
Nonni su Internet, il progetto di inclusione delle persone anziane nel mondo digitale
Nonni su Internet, il progetto di inclusione delle persone anziane nel mondo digitale
Nonni su Internet, il progetto di inclusione delle persone anziane nel mondo digitale
Il segreto di un programma di formazione che dura da quasi vent’anni? Unire la forza del legame intergenerazionale al ribaltamento dei ruoli, in cui sono i più piccoli a insegnare ai più grandi.
Nonni su Internet è il progetto di Fondazione Mondo Digitale, organizzazione che lavora per la creazione di una società della conoscenza inclusiva che coniuga innovazione, educazione, inclusione e valori per una cittadinanza responsabile. A tal proposito, Cecilia Stajano è Innovation Community Manager, spiega:
«Il programma “Nonni su Internet” ha coinvolto oltre 40.000 anziani alfabetizzati e circa 30.000 ragazzi. Attraverso il coinvolgimento delle scuole, creiamo dei programmi di alfabetizzazione informatica per coinvolgere e formare coloro che non sono nati nel tempo del digitale. I corsi presentano una formula molto “analogica”, che mette insieme in uno stesso ambiente un nipote e un nonno, un alfabeta e un analfabeta. Quest’ultimo non è necessariamente una persona anziana, ma può essere semplicemente qualcuno
che è rimasto tagliato fuori dalle esperienze del digitale».
Qual è il ruolo dei ragazzi in questo processo? Imprescindibile.
«Il programma è creato in modo che i giovani, soprattutto ragazzi dai 15 ai 19 anni, sentano una responsabilità sociale, facendosi carico della comprensione, delle emozioni e del percorso cognitivo di un’altra persona. Nell’insegnare ad altri, inoltre, razionalizzano la propria competenza maturata in maniera immersiva dall’essere nati e cresciuti nel tempo del digitale».
Il risultato è autostima, consapevolezza e fiducia per i giovani; contenuti, relazione e nuove esperienze per gli anziani.
Nonni su Internet, però, tiene conto dei tanti, continui nuovi obblighi e richieste posti dalla società, come la necessità di avere un’identità digitale.
«La pandemia ci ha costretti a ripensare alla comunicazione, creando anche corsi per effettuare videochiamate, magari ai nipoti, comunicare tramite WhatsApp, scattare e inviare foto, capire il coding…».
Tanti anche i nuovi progetti della Fondazione: ad esempio, una collaborazione con l’Ospedale Spallanzani di Roma per aiutare i senior a familiarizzare con i principali servizi sanitari online della Regione e a usare le applicazioni già disponibili su smartphone.
Non solo: sicurezza, privacy e lotta alle fake news sono altri due capitali obiettivi per creare utenti sempre più consapevoli. A ogni età.