Il tecnico ortopedico, tra apparato locomotore e cuore
Creano ortesi, protesi, strumenti e prodotti ad alto contenuto di know-how, innovazione e sensibilità
Creano ortesi, protesi, strumenti e prodotti ad alto contenuto di know-how, innovazione e sensibilità
Creano ortesi, protesi, strumenti e prodotti ad alto contenuto di know-how, innovazione e sensibilità
Il mestiere del tecnico ortopedico è una professione antica, fatta di materiali da modellare, artigianalità, intuito, capacità di guardare oltre l’apparente e intuire bisogni e funzioni. Allo stesso tempo, però, è sempre più proteso verso la tecnologia e le infinite possibilità che questa riserva.
Il tecnico ortopedico è un professionista nell’ambito delle discipline sanitarie, che trova origine alla fine dell’Ottocento per conoscere un notevole sviluppo nel primo ventennio del secolo scorso, quando furono innumerevoli i mutilati della Grande Guerra.
Una storia che sembra lontana ma allo stesso modo è vicina, perché, oggi come allora, scopo del tecnico ortopedico è «operare nell’ambito di un progetto terapeutico o riabilitativo individuale per definire l’opportunità di ausili ortoprotesici».
Lo spiega bene Nicola Perrino, che opera nel settore da oltre quattro decenni ed è presidente della Federazione Italiana degli Operatori In Tecniche Ortopediche (F.I.O.T.O.), la più longeva e consolidata associazione di rappresentanza delle aziende del settore in Italia, nata nel 1968 e accreditata a livello ministeriale.
«Conduciamo la nostra attività in stretta collaborazione con il medico prescrittore per l’erogazione al paziente di un piano riabilitativo completo e personalizzato, a concreto beneficio del recupero funzionale dell’individuo. È, questo, un mestiere che oggi è il frutto di un percorso di studi dedicato di laurea triennale in cui si approfondiscono discipline biometriche, psicopedagogiche, processi patologici, casi clinici, interventi terapeutici».
Il nuovo Ordine
La crescente complessità del mestiere ha portato alla convergenza di questa professione sanitaria nella Federazione Nazionale Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (FNO TSRM e PSTRP).
Questa rappresenta ben 19 professioni sanitarie nelle rispettive Commissioni di Albo Nazionale, comprese nei 61 Ordini provinciali e interprovinciali, tra cui, appunto, la Commissione di Albo Nazionale dei Tecnici Ortopedici. Silvia Guidi, presidente della Commissione d’Albo di Pisa, Livorno e Grosseto e presidente CdAN T.O. in seno alla Federazione spiega:
«Noi siamo ben consapevoli del nostro ruolo, doveri e identità, ma ci rendiamo conto che, purtroppo, la nostra professione non è adeguatamente conosciuta e rispettata all’interno del comparto sanitario pubblico. Sorge così un problema di abusivismo all’interno delle stesse strutture pubbliche. L’Ordine sta quindi lavorando alla tutela della professione e all’affermazione del ruolo specifico del T.O., unica figura dell’équipe che interviene al piano terapeutico/riabilitativo. L’obiettivo è la sua abilitazione sia all’iter produttivo del dispositivo ortoprotesico che alla relativa immissione in servizio e successivo follow up dello stesso»
Le sfide sono molte, spiega Guidi, a partire dal fatto che in Italia i Livelli essenziali di assistenza protesica (LEA) sono a tutt’oggi disattesi. Inoltre, i professionisti Tecnici Ortopedici iscritti all’Ordine sono poco più di 2.000, e al 99% operanti nel sistema privato accreditato.
«Riteniamo invece che anche nel percorso pubblico il piano riabilitativo del paziente debba essere attivato da un tecnico ortopedico».
Formazione continua
Se F.I.O.T.O. tutela gli interessi degli imprenditori e l’Ordine quello dei professionisti sanitari, gli stessi tecnici ortopedici si sono dati regole e indicazioni per essere sempre all’altezza della loro missione.
La formazione professionale, l’approfondimento scientifico della professione e la ricerca sono per questo il cuore di ANTOI ATS-ETS, l’Associazione tecnico scientifica di riferimento della Tecnica Ortopedica, di cui è presidente Giuseppe Tombolini, che spiega:
«La tecnica ortopedica sta cambiando, dobbiamo ampliare il panorama delle nostre conoscenze, anche nel digitale. Per questo, abbiamo strutturato un percorso di webinar formativi sulla colonna vertebrale, all’interno del più ampio programma di aggiornamento professionale strutturato dall’Associazione. La mission di ANTOI ATS-ETS è quella di promuovere la formazione e la ricerca scientifica per orientare la pratica clinica, produrre linee guida e buone prassi nei percorsi di tecnica ortopedica. Per quanto riguarda la ricerca clinica, altro caposaldo di ANTOI, ci stiamo spendendo per realizzare studi che dimostrino l’efficacia dei dispositivi clinici che producono i tecnici ortopedici. La medicina contemporanea, del resto, basa il suo percorso sull’evidenza clinica».
Team multidisciplinari, protocolli d’intesa con le maggiori università nazionali, rapporti più stretti con le società scientifiche sono alcune delle attività su cui si sta spendendo la categoria per aggiornarsi, modernizzarsi e fornire un ulteriore apporto di competenza e professionalità nell’erogazione del servizio. A tal proposito, Nicola Perrino racconta:
«Il futuro del tecnico ortopedico è aumentare la specializzazione all’interno delle interconnessioni del nostro ambito, anche con le aziende che realizzano dispositivi medici e ausili, tra i nostri principali interlocutori. Il nostro obiettivo primario è quello di migliorare la vita dei pazienti, ma altresì quella dei professionisti. Siamo una categoria che anche durante il lockdown pandemico ha continuato ad operare, spesso in condizioni psicologiche e di stress molto difficili. La stragrande maggioranza delle aziende ortopediche sta continuando ancora ad erogare prestazioni di assistenza protesica al SSN secondo tariffe di riferimento che risalgono ai costi del 1995. Le normative sono più stringenti, le responsabilità elevate, ma credo che la professione del tecnico ortopedico sia oggi più viva che mai: ce lo conferma il sorriso di quei pazienti che arrivano da noi quasi immobili e presto tornano a deambulare».
Presidente della Commissione d’Albo di Pisa, Livorno e Grosseto e presidente CdAN T.O.
www.trsm.org
Presidente ANTOI
www.antoi.it
L’intervista a
Presidente F.I.O.T.O.
L’importanza della figura del tecnico ortopedico e il ruolo dell’associazione F.I.O.T.O.